La serie “Vita Líquida” è stata iniziata da me in un momento in cui il mio paese, il Brasile, stava vivendo uno dei più grandi scandali di corruzione governativa. Il dispiegarsi di fatti e notizie che non si fermava mi ha portato a riflessioni profonde sull’essere umano. Ho trovato opere di Zygmunt Bauman e il suo lavoro Vita Líquida mi ha toccato profondamente e le mie riflessioni e emozioni sono stati espressi attraverso colori e penneli mentre sentivo il bisogno che i soggetti, le persone e il mondo fossero avvisati della necessitá di ripensare il mondo, il nostro modus vivendi.
Sentivo il bisogno di mettere in discussione i nuovi valori che ci vengono imposti. Non possiamo essere schiavi delle narrazioni che vengono fabbricate intorno a noi, perdendo il contatto con la nostra stessa soggettività.
Nella vita personale e nella società sperimentiamo un passaggio dal solido al liquido, dove conta la velocità e non la durata. La vita liquida è una vita di consumo, eccesso e obsolescenza. Viviamo un nuovo individualismo in ”rete”.
La fluidità si ripete nella nostra cultura, religione, morale ed etica.
'' ...quando l'individualità è un "imperativo universale" e la condizione di tutti, un solo atto che ti renderebbe diverso e quindi autenticamente individuale sarebbe cercare - in modo sconcertante e sorprendente - di non essere un individuo''.
BAUMAN, ZYGMUNT